Il POD, in tutte le sue versioni, è sicuramente un’oggetto molto discusso nel mondo dell’amplificazione per chitarra.
C’è chi lo disprezza pienamente e chi lo osanna come la risoluzione e tutti i problemi della vita. Il fatto è che questo super multieffetto può diventare uno strumento potentissimo se usato come si deve.
Il PODxt Live in particolare incorpora nella sua robusta struttura di metallo il mitico fagiolone PODxt e una pedaliera di controllo. Non avremmo più bisogno quindi di controller MIDI e robe del genere, anche se sono sempre utilizzabili grazie agli ingressi e uscite MIDI.
Come usare il PODxt Live:
costruire e modellare un suono non è certo cosa facile. Il primo passo consiste nel capire dove attaccare la pedaliera. In linea di massima ci sono 2 possibilità:
1) In un impianto completo di casse e mixer (impianto voce)
2) Iu un finale o nell’ingresso return di una testa/amplificatore
Nel primo caso i suoni che dovemmo creare saranno dotati di simulatori cabinets e A.I.R. (sistema che simula la cassa microfonata in una stanza). Il risultato finale sarà differente in base al tipo di casse acustiche utilizzate nell’impianto. Se pensate di attaccare il POD al mixer e basta vi sbagliate… generalmente le casse utilizzate per gli impianti voce hanno una gamma di frequenze differente da quelle utilizzate dalla chitarra e in particolare le frequenze medie (fondamentali in questo campo) sono spesso "simulate" dalla miscelazione tra woofer e tweeter. Delle buone casse acustiche sono quindi fondamentali per ottenere il suono migliore e fedele.
Nel secondo caso, sicuramente il migliore, andremmo a finire con il nostro POD in un amplificatore di potenza (meglio se valvolare) collegato ad una cassa per chitarra. In questa situazione la simulazione del cabinets e A.I.R. non è necessaria. Una cabinet per chitarra reale è sicuramente migliore di uno simulato su una cassa acustica ma la gamma di combinazioni e miscelazioni sonore diminuisce.
Essendo però il PODxt Live ideato per suonare su un palco il secondo metodo è quasi sicuramente il migliore.
PODxt Live e PC/Mac:
oltre alla prestazioni dal vivo ci si può anche divertire comodamente a casa. La presa USB permette un facile collegamento con il PC/Mac e il PODxt si trasforma così in una scheda audio ASIO (bassa latenza) perfetta per registrare in modo pulito.
Il software di corredo della Line6 inoltre permette la gestione di tutti i presets con una facilità impensabile. Le applicazioni e utility a disposizione sono veramente ottime e costantemente aggiornate. Basterà lanciare il Line6 Monkey per vedere quali update software/firmware sono disponibili.
Conclusione:
con il PODxt Live potete fare veramente di tutto – dal metal pesante al blues leggero – ma attenzione a come lo usate. Spesso viene criticato perché digitalizza il suono e le dinamiche spariscono ma tutto questo dipende da come modellate i vostri suoni e da come amplificate il PODxt.
POD XT Live Line 6,LINE6 PODXT LIVE pedaliera per chitarra,uscita digitale,usciat per guitar port e chitarre variax
POD XT Live Line 6
36 modelli di amplificatore – 24 modelli di diffusore – 4 modelli di microfono – 128 preset programmabili –
oltre 80 modelli di effetto assegnabili a pedali dedicati – uscite jack stereo – uscita digitale per chitarra Variax –
Il POD XT Live si basa sullo stesso sistema di amp modeling ed effetti che possono vantare gli altri modelli della serie. Gli amp model sono basati su amplificatori storici e su modelli Line 6. Il POD XT Live dispone di ben 36 modelli di amp.Il POD XT Live inoltre dispone di 24 modelli di speaker cabinets, tra vintage e moderni.
La simulazione dei cabinet si avvale del sistema A.I.R. che simula il reale microfonaggio del cabinet. E’ possibile scegliere tra 4 modelli di microfono e si può decidere in quale posizione questo deve essere piazzato, oltre alla quantità di effetto ambiente ("room") che desideriamo aggiungere.Infine gli effetti. Il POD XT Live si avvale della medesima collazione di modelli di stomp box classici e di effetti da studio che caratterizza il POD XT Pro. In più però il POD XT Live dispone del FX Junkie Model Pack, che aggiunge altri 80 modelli di effetti, tra cui molti ottimi synth.
accordatore automatico incorporato – display retroilluminato – pedale d’espressione combinato
wah/volume/tweak – tap tempo– ingresso pedale d’espressione opzionale EX-1 – uscita cuffie – ingresso per lettore
uscita digitale,interfaccia usb
Il manuale è molto ben scritto, e pur essendo particolarmente "estroso", nel più puro stile Line 6 (una originalità evidente già nella denominazione del manuale, chiamato "Pilot’s Handbook"), è molto chiaro ed espone in modo esaustivo tutte le funzioni del POD XT Live, i suoi possibili utilizzi e il sistema di EDIT dei preset.
Particolarmente utile ed interessante una lunga sezione che presenta (con tanto di foto) gli amplificatori, i cabinet, gli stomp che sono stati presi a modello per la realizzazione della macchina.
Purtroppo va evidenziata la solita pecca della manualistica dei prodotti di importazione: il manuale è solo in Inglese.
Perciò, se non siete abituati a leggere l’Inglese, sappiate che dovrete armarvi di una certa pazienza.
In compenso va detto che il distributore italiano Mogar ha messo a disposizione i manuali in italiano di tutti i prodotto Line 6 sul proprio sito ed è quindi possibile scaricare il manuale in italiano in versione pdf.
Inoltre c’è da dire che l’utilizzo di tutti i prodotti Line 6 è in genere piuttosto intuitivo, per cui la lettura completa del manuale potrebbe non essere necessaria.
Oltre all’interfaccia, la confezione comprende:
Cavo USB per il collegamento al computer
Manuale utente (in Inglese)
Alimentatore esterno 230VAC/50Hz
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